LA STORIA E I LUOGHI
“Mio caro zio, non me sento in perfecta salute da cualche tempo e vorei tornare en patria per bevere un pocho de le aque miracolose de la nostra Valle, se la molta mia ocupatione nel Vaticano non mi impedisse di farlo. Ne o parlato a sua Beatitudine el quale a promesso de lassarme libero quanto avrò finita la Trasfiguratione. I spero de revedervi presto a Dio piacendo. Salutateme Baldassarre affetuosamente e a voi ve mando un bacio con amore de figlio. Raphael”.
Così il grande pittore Raffaello Sanzio (Urbino 1483-Roma 1520) in questo passaggio nella lettera inviata a un suo tutore e riportata dalle cronache urbinate di Giovanni Santi, testimonia dal passato l’efficacia delle proprietà curative delle acque minerali di Valzangona, la valle in cui si trovano le Terme di Raffaello. Un luogo di ristoro che già nell’epoca dei fasti della Corte Ducale di Urbino, i cavalieri e le dame del tempo apprezzavano per l’unicità delle sue acque termali.
Le Terme di Raffaello sono immerse nelle verdi e incontaminate colline del Montefeltro, a due passi da Urbino, dove il benessere si sposa con l’arte e la natura.
La stazione termale sorge nel Comune di Petriano, in provincia di Pesaro Urbino, un borgo di origini medievali alle pendici dell’Appennino. Prae tres amnes: sopra tre fiumi. È questo il significato del nome di Petriano, che ospita le Terme di Raffaello. Il territorio di Petriano è infatti attraversato dai fiumi: Apsa (che scende da Urbino), Tagliatesta (che giunge dai monti delle Cesane) e Razzo (che delimita i confini settentrionali del territorio comunale). L’antico borgo medioevale di Petriano conserva l’impianto urbanistico della struttura fortificata. Il primo documento che riporta il nome del comune risale al 1096 ed è una pergamena che attesta le proprietà del Duomo di Urbino, tra cui appunto la chiesa di San Martino di Petriano. Con il passare del tempo il Castello di Petriano divenne proprietà dei consoli di Urbino. Nel 1422 fu fondato da Bonaiuto Ramunzi un ospedale per la cura della popolazione e dei viaggiatori.
Fin dall’antichità sono noti i benefici delle acque termali, che giungono in superficie dopo anni di un lungo percorso nelle profondità delle rocce, dove si arricchiscono dei preziosi elementi naturali che le trasformano in un vero e proprio farmaco naturale, terapeuticamente attivo nei confronti di numerose patologie. L’acqua sulfurea della Fonte “La Valle”, già definita Acqua Agrestiniana nel 1800, dal nome del Professor Angelo Agrestini che per primo la studiò e ne indicò l’efficacia curativa, sgorga dal sottosuolo ad una temperatura di 14 gradi, e ha una straordinaria concentrazione di minerali che rende unici i trattamenti termali offerti dalle Terme di Raffaello, in funzione dal 2000.
La Direzione Sanitaria è affidata alla Dott.ssa Mara Angela Mascherpa.